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Il lavoro documentaristico su Claire Ghiringhelli parte da un
piccolo articolo sull’atleta che lessi nella primavera del 2024.
Da li scopro che Claire é la prima donna svizzera a partecipare
alle para olimpiadi per il canottaggio e inizio ad informarmi. La
sua storia mi colpisce da subito: il percorso che l’ha portata
sulla sedia a rotelle è stato doloroso e molto sofferto, Claire ha
infatti scoperto di un tumore alla spina dorsale qualche anno prima
e nel giro di poco tempo si è ritrovata senza tutto quello che
aveva prima dell’operazione. La grinta e la perseveranza
l’hanno portata ad iniziare a praticare il canottaggio come
attività di sfogo per cercare di sfuggire alla sua condizione, e
questa resilienza l’ha portata finalmente, a qualificarsi per le
olimpiadi di Parigi 2024.
Il mio intento in questo documentario, è stato quello di
sviluppare un lavoro che la seguisse durante la sua quotidianità
di allenamento tra Minusio e Parigi fino ad arrivare
all’obbiettivo: i Giochi Paralimpici di Parigi 2024.
L’obiettivo principale di questo documentario è raccontare la straordinaria storia di Claire Ghiringhelli, un’atleta che ha trasformato una condizione dolorosa in una fonte di forza e determinazione, raggiungendo l’ambizioso traguardo delle Paralimpiadi di Parigi 2024. Il film vuole ispirare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della resilienza, della perseveranza e del superamento dei limiti fisici e mentali.
Il gruppo target comprende sia gli appassionati di sport, in particolare quelli legati alle Paralimpiadi e al canottaggio, sia un pubblico più ampio, interessato a storie di vita che parlano di sfide personali, motivazione e lotta. Il documentario è pensato per toccare il cuore di chiunque creda nel potere dello sport come strumento di inclusione, forza e speranza. Inoltre, vuole raggiungere una fascia di pubblico giovane e adulto che si ispiri a storie di grande resilienza e che possa vedere in Claire un esempio di come affrontare le difficoltà della vita con determinazione.
Sostenere questo progetto significa contribuire a dare visibilità a una storia di incredibile forza e resilienza. Claire Ghiringhelli rappresenta un esempio di come, nonostante le difficoltà fisiche e personali, si possa raggiungere traguardi straordinari grazie alla determinazione e alla passione. Il documentario non solo celebra il suo cammino verso le Paralimpiadi, ma ispira anche chi sta affrontando difficoltà nella propria vita, mostrando che con grinta e perseveranza è possibile superare ogni ostacolo.
Inoltre, il progetto promuove valori fondamentali come l’inclusione, la diversità e il superamento dei limiti, che sono essenziali per sensibilizzare e motivare il pubblico a un cambiamento positivo. Sostenere questo documentario significa investire in un progetto che ha il potenziale di raggiungere e ispirare un ampio pubblico, creando un impatto positivo nella società, promuovendo lo sport paralimpico e le storie di atleti che rappresentano un modello di speranza per tutti.
In caso di riuscita del finanziamento, il denaro raccolto sarà utilizzato per coprire le spese necessarie al completamento del documentario. Queste includono i costi sostenuti durante le riprese tra Minusio, Parigi e la casa di Claire, nonché tutte le spese legate alla post-produzione, che si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio 2025. Ogni contributo ricevuto garantirà che il progetto possa essere ternimato e iscritto ai primi festival del film, permettendo cosi di portare questa potente storia al pubblico.
Con l'importo minimo avremo la possibilità procedere con la post produzione del documentario, questo sarebbe gia un grandissimo aiuto che farebbe si che il flusso creatico non si debba interrompere.
Con questa cifra avremo la possibilità anche di iscrivere il documentario a vari festival a livello nazionale e internazionare, permettendo cosi di fare girare la storia di Claire Ghiringhelli.
L’idea del progetto nasce da Matteo Mangano (direttore della
fotografia) ed Edoardo Nerboni (regista). Nasce come un progetto
autoprodotto e quindi le difficoltà non si fanno attendere,
risucire a portare avanti un progetto senza budget è sicuramente
una grande sfida che però perseguiamo insieme convinti che il
risultato possa avere in se un forte messaggio di coraggio e
determinazione.
In corso d’opera si aggiunge alla lavorazione Matilde Casari
(montatrice) che decide anche lei di prendere parte al progetto e
con lei siamo ora in fase di montaggio del documentario.